Come ottenere un premio Nobel


COME HA FATTO ALFRED NOBEL

Il premio è nato per volontà di Alfred Nobel e lui lo ha fondato con il 94% del suo cospicuo patrimonio[1] – fondo di investimento:

«Tutto il mio patrimonio realizzabile residuo dovrà essere utilizzato nel modo seguente: il capitale, utilizzato dai miei esecutori testamentari in investimenti sicuri, dovrà essere un fondo» [2] i cui interessi «viene distribuito annualmente sotto forma di premio a coloro che, nel corso dell’anno precedente, tanto più hanno contribuito al benessere dell’umanità»

Il premio riconosce, in ambito scientifico, «la scoperta o invenzione più importante della fisica», «la scoperta più importante o ha fatto i maggiori progressi in chimica», «la più grande scoperta nel campo della fisiologia o della medicina».

Riconosce poi un premio per il settore letterario e uno per «colui che più o meglio ha fatto per la fratellanza tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione degli eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento dei congressi di pace.»

Il patrono della scienza, della pace e della letteratura Alfred è proprio “quel” Nobel, il “mercante di morte“[3]l’imprenditore, chimico, ingegnere e inventore della dinamite e di molti altri esplosivi – quando morì aveva 355 brevetti – che accumulò l’ingente patrimonio che fu poi estratto per il premio grazie alla sua attività civile (in parte minore) e militare (in parte più consistente) invenzioni esplosive.

La devoluzione del patrimonio per stimolare e premiare la ricerca scientifica, la letteratura e gli sforzi di pace – quindi – è una sorta di riparazione, un tentativo di auto-scaricamento per la creazione di strumenti di morte.

STILE DELLA MENTE, ROMANO E POSITIVISTA. MA NON PER AFFATTO

La lettura del brevissimo testamento deve aver lasciato piuttosto sconvolti i nipoti maschi a cui Alfred ha destinato “solo” centomila corone ciascuno (forse 7-8 milioni in dollari attuali) e ancor peggio le due nipoti femmine, con 50.000 corone ciascuna – una subito nota la differenza di trattamento, usuale all’epoca, tra eredi maschi e femmine – sottraendo dall’eredità della famiglia la maggior parte del patrimonio, i 31 milioni di corone che costituiranno un fondo per il Premio Nobel.

A chi è destinato il Premio, nelle ultime volontà del Nobel?

Per alcune persone, “alla persona che lo ha fatto” parola per parola; questa frase tradisce un’influenza romantica, un’esaltazione della creativitàUomo[4]dell’immaginazione creativa, del pensiero intuitivo che contrasta con la razionalità dell’Illuminismo. Il premio non va a gruppi, né a istituzioni, ma a individui (massimo tre) che meritano di fare le scoperte o gli sviluppi più importanti nel loro campo di studi.

Individui che – da soli – hanno promosso lo sviluppo e il benessere dell’umanità.

Eppure dalle parole del testamento possiamo ricavare indizi sul stile di pensiero[5] un positivista che guida le sue scelte e, anche, alcune contraddizioni nascoste.

Nobel è convinto, come è chiaro per un chimico, scienziato e inventore del XIX secolo, nel mezzo dell’onda positiva, che le scienze, le scoperte scientifiche sono il modo migliore per comprendere la realtà, che le scoperte sono conquiste e le conquiste sono un agente del progresso, che apre la strada ad applicazioni che migliorano il benessere dell’umanità.

Tuttavia, quella frase « a coloro che, durante l’anno precedente, hanno maggiormente contribuito al benessere dell’umanità» da un lato nasconde il terribile rapporto tra scoperta scientifica e distruzione che caratterizzò l’opera di Nobel e, dall’altro, sembra essere un monito – di mercante di morte pentito affinché la scienza (e il Premio) evitino di concentrarsi sul lato mortale e distruttivo della ricerca.

Questo monito – in un certo senso – anticipa una critica della scienza, la critica della narrazione della scienza che è sempre buona in sé, neutrale, che produce male solo se usata male (dai politici, per esempio) e che libera sempre il scienziato, che deve pensare a sviluppare la tua ricerca.

Sebbene Alfred Nobel fosse negli ultimi anni della sua vita, contrariamente alla visione positiva e scientifica del XIX secolo, si assunse la responsabilità delle sue fatali creazioni e non si nascose dietro la pretesa di neutralità del lavoro scientifico.

In conclusione, l’istituzione del premio appare come una sintesi tra l’approccio alle scienze del secolo positivo, l’individualismo romantico, e il precursore della critica antiscientifica che, forse, tenta di tracciare la strada della scienza responsabile.

COME NASCE IL NOBEL, OGNI ANNO

Assegnazione del Premio Nobel, ad esempio per la fisica[6] – seguendo un processo complesso che ha coinvolto un gran numero di persone, fisici, insegnanti e ricercatori, teorici e sperimentali, di rilevanza svedese e mondiale.

Responsabile della selezione dei candidati e della scelta del vincitore del premio è l’Accademia reale svedese delle scienze, in particolare il Comitato per la fisica del Nobel, composto da 8 membri, quasi tutti svedesi, che lavorano nelle università svedesi. Il processo prevede la preselezione, un dibattito con una giuria di esperti, una selezione dei candidati finali da discutere con i 75 membri del gruppo. Lezione dell’Accademia di Fisica. La scelta finale di Laureato il premio gli viene assegnato esclusivamente dal Comitato di Fisica.

Può essere interessante capire chi sono – oggi – i fisici ai quali è rivolto l’invito a nominare i candidati; Si tratta di membri dell’Accademia svedese delle scienze e del comitato di fisica, precedenti vincitori di premi di fisica, professori di ruolo di fisica presso università e istituti tecnologici scandinavi, centinaia di professori di fisica provenienti da università di tutto il mondo, al fine di garantire una copertura geografica sufficiente. e, infine, altri scienziati che – a sua discrezione – l’Accademia riterrà idonei.

Per dare un’idea del calibro del candidatinel 1955 furono invitati 57 scienziati, tra cui Wolfgang Pauli, Max Born, Jaques Hadamard, Otto Hahn, Luis Victor e Maurice de Broglie, Thomson, Occhialini, Benedetto Rossi, Werner Heisenberg.

I vincitori furono Polykarp Kusch e WE Lamb, rispettivamente per la scoperta della struttura fine dell’elettrone e del momento magnetico dell’elettrone, entrambi nel 1947.

Una delle regole del Premio è che le scoperte cometestato dal tempo”, hanno cioè confermato nel tempo la loro validità e rilevanza. Spesso infatti vengono premiati gli scienziati che hanno raggiunto i loro risultati molti anni prima, anche più di 50;

Questa sembra essere una garanzia contro la fretta e le mode passeggere.

I criteri da rispettare per le candidature, indicati nel modulo di rendicontazione, sono semplici e abbastanza standard per la valutazione del lavoro di ricerca: «i carta devono concentrarsi sulla ricerca regolare di fisica e la materia principale deve essere la fisica; deve includere risultati nuovi, originali e interessanti ottenuti dall’Autore in teorie, esperimenti o creazione di strumenti e dispositivo».

Qui sembra essere andato perduto un carattere notevole dell’eredità di Nobel: il contributo delle opere proposte al progresso dell’umanità. Nella ricerca delle candidature sembra suggerire questo obiettivo o, forse, questo è un indizio del principio positivo e scientifico ancora prevalente che sostiene che ogni scoperta scientifica è un passo verso il progresso e il benessere dell’umanità.

In aperto contrasto con la critica e il senso di responsabilità di Nobel, le sue scoperte hanno chiaramente avuto effetti devastanti e causato grande disagio all’umanità intera.

ODI E OPPORTUNITÀ

Certamente ci sono molte possibilità in termini di inclinazione, di dominare gli altri stili di pensiero attualmente (il Premio per la Fisica del 1955 ne è una prova, tra gli altri). Nominatore erano in maggioranza fisici quantistici e il premio è stato assegnato alla ricerca quantistica), concentrazione geografica (quasi il 50% dei vincitori sono americani), pregiudizi (pochissime le donne premiate, a volte escluse dalla lista anche se sicuramente per la ricerca premiata), di esclusione (il criterio dei 3 premiati è restrittivo data l’attuale struttura del gruppo di ricerca).

Sappiamo, però, che le scienze sono sempre fortemente influenzate dal funzionamento della società e il Nobel – che è del resto espressione del mondo scandinavo – non sfugge a questa regola.

Inoltre, sembra che l’iter particolarmente complesso, la presenza di una grande pluralità di soggetti, unitamente al criterio della comprovata validità nel tempo e all’adesione della Fondazione ai principi testamentari del Nobel, inducano a sperare che la scelta dei vincitori rispetti la volontà del fondatore di quello. gli scienziati e l’accademia si assumono la responsabilità di ciò che fanno, ignorando il tono di neutralità che vogliono usare per coprire il lavoro scientifico e, davvero, favorendo e premiando la ricerca che crea vero bene.

NOTA

[1] 31 milioni di corone svedesi nel 1895, forse equivalenti a 2,5 miliardi di dollari americani oggi (stima approssimativa dell’autore)

[2] La traduzione delle parti del testamento è da Wikipedia

[3] Così lo definirono alcuni giornali francesi nel 1888, alla morte del fratello Ludvig.

[4] Nel XIX secolo le espressioni “uomo” e “umano” erano del tutto equivalenti.

[5] Cfr.: Fleck L., Genesi e sviluppo del fatto scientificoIl Mulino, 1983

[6] Per brevità ci limitiamo a considerare quello per la fisica che, però, è caratterizzato dal processo più complesso e articolato.

  • Laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Milano e manager. Scrive appunti sul rapporto tra scienza, tecnologia e morale anche quando pedala come un pazzo la domenica mattina. A volte dice che funziona.

    Visualizza tutti gli articoli



Techno Quantico

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *