Qualche mese fa, quando parlava della legge dell’IA – la nuova legislazione europea sull’intelligenza artificiale – ci siamo ricordati: in 45 e Julius Cesar pubblicarono una legge sulla circolazione dei carri nei centri popolari – dall’alba al centro del legno -pren dopo il pomeriggio.[1]Con l’obiettivo di razionalizzare il traffico urbano, riducendo lo sporco (Steco Dei Cavalli), l’odore e il rumore per le strade durante il giorno (nulla è cambiato, mi sembra). Fu una legge che regolava l’effetto della tecnica (i carri con le ruote circolavano) sull’ambiente urbano. E, nel 1865 in Gran Bretagna, fu pubblicato il Red Flag Act[2] Imposti alle auto (veicoli a guida autonoma, la tassonomia è importante: distinguere dalle auto a cavallo) che ha un sacco di almeno 3 persone, per non superare la velocità massima di 4 miglia all’ora per le strade fuori città e 2 miglia all’ora in città, per essere preceduta a 60 iarde, mersici, di divisione, dalle bandiere, è controllata, da una bandiera, essendo a controllo, essendo un lettanico, per essere a controllo. In caso di necessità.
Sono due esempi di come accogliere le innovazioni tecniche e tecnologiche. Interesse, entusiasmo, da parte del integrato[1]; paura, opposizione, da parte del apocalittico Ecco alcune delle risposte che – storicamente – sono in linea con la nuova diffusione -ismo, in particolare le tecniche e la tecnologia.
Nel 1872 Samuel Butler, in Erewhon, un romanzo utopico-romico, analizza la dualità tra entusiasmo e opposizione alla tecnica di macchinari. Nei tre episodi “Il libro delle macchine” ecc. Butler riconosce che “le macchine hanno determinato condizioni di abbondanza crescenti, ricchezza e sicurezza che consentono all’essere umano di coltivare il suo spirito, la sua cultura, è civilizzato; la loro influenza si manifesta sul corpo come sulla mente umana” (Robin Libero CarbonaraZona macchina: dagli scenari teorici di Erewhon alla realtà delle piattaforme digitali del cerchiohttps://doi.org/10.6092/issn.2785-3233/19133))) Ma, allo stesso tempo “sembra presto consapevole che la macchina, come macchina, diventa più complessa, influenza la vita dell’uomo, influenza la sua coscienza e la sua auto -scoperta in un modo definito” (kit.) In modo dannoso.
“L’anima ha ragione a causa delle macchine; È una macchina fatta: pensa come pensa, e si sente come si sente, attraverso il lavoro su cui le macchine hanno fatto“
La chiara analisi di Butler – in realtà nata, nata per riflettere e criticare la società vittoriana – mostra che, in effetti, le nuove tecniche innovative producono due principali categorie di risposte. L’entusiasmo, in coloro che vedono soprattutto (o solo) il potenziale positivo e, in termini molto generali, corrisponde a coloro che si identificano con l’applicazione morale della necessità e la bontà dello sviluppo e del progresso. Rifiuta o opposizione, tagliato o più economico, in coloro che vedono anche nelle innovazioni (o solo) i potenziali effetti negativi, la squadra, i rischi che possono annullare la loro dimensione di dimensioni.
Se, oggi, osserviamo ampie risposte alla stampa alle tecnologie digitali emergenti, dai social media alle applicazioni di modelli di intelligenza artificiale, testimoniamo un fenomeno che conferma la dualità prevista da Butler: la maggior parte dei titoli aderisce a una delle due visioni: positiva, entusiasta – integrato – o molto critico, contraddittorio – il apocalittico.
Questo è anche all’interno degli stessi giornali, una volta nel loro tono apocalitticoUn altro in un tono di tipo integrato. Alcuni titoli sono emblematici:
Ora, questo tipo di narrativa polarizzante può essere analizzato rivolgendosi a un suggerimento dello storico Paul Veyne (“I Greci credevano alle loro leggende?“(Il Mulino, 2014) per gli antichi greci: nella stessa compagnia[2] Diversi sistemi o programmi di verità possono coesistere. Gli antichi greci credevano nella mitologia olimpica originata da Esiodo e allargati e regolati da Omero, perché era una forma di pratica indispensabile. Ma allo stesso tempo, lo hanno criticato, hanno riconosciuto la dimensione letteraria più che reale.
Veyne fa due esempi illuminati: la stessa perigeta pautaniana in 5 libri Pondosi racconta le leggende locali – altari e sacrifici, i ctonici e il celeste e gli eroi – le principali regioni delle regioni principali delle antiche Grecia (che controllano i titoli (che si sono tradizionali, che si sono tradizionalmente considerati i titoli che si sono tradizionalmente – nel tempo, nei paesi da lui, nel tempo di cui si sono i titoli. Probabilmente – sono molte mandonie.
Due programmi di verità di coesistenza, uno che corrisponde al lavoro di un geografo e narratore, e l’altro a una personalità analitica e ragionevole della stessa materia.
Il secondo esempio, che evidenzia come due diversi programmi di verità possono coesistere nella stessa persona, adattandosi a esigenze diverse, è il medico e il farmacista di Galen. Galeno, di fronte alla tradizione medica che afferma nel trambusto del rimedio per alleviare l’apoplessia nega il suo assurdo, perché “nessuno ha mai visto centauro”. Galeno, in questo caso individuale, non si attacca alla verità del mito. Tuttavia, Galeno è un maestro, ha una scuola di medicina e farmacia e che vive; Per attirare studenti e abili, non esita a contraddire le sue critiche al mito e riporta le informazioni della sua scuola per insegnare Apollo e Asclupp, i suoi padroni!
Here, this is the condition that many of us pay when they talk about innovation and – in particular – artificial intelligence: the co -existing state of two different aspects, which can be traced back to two programs of truth or epistemic, one of appreciation, sometimes enthusiasm, towards the practicality of the technology that simplifies the same thing, summarizing, and producing a lifetime, and production of life, and production of life, and production of life, and production of life, and production di vita e produzione della vita, praticità.
Nonostante l’aspetto schizofrenico, questo argomento che si applica all’interno della “nostra” società e – spesso – di noi come individui, è un argomento sano e positivo, che spinge a interrogare – da un lato – la dimensione morale delle tecnologie, su “bene” e sviluppo distruttivo, sulla libertà di azione e sulla regolamentazione etica istituzionale; D’altra parte, questo punto di vista, tuttavia, questo dibattito ha una funzione di stimolo per mettere in discussione l’ontologia degli oggetti tecnologici e la linea di confine tra ciò che è umano e ciò che non lo è, facendo ipotesi e scoperte teoriche interessanti e talvolta irritabili.
Ne parleremo di nuovo.
Minuto
[1] Umberto Eco ha definito gli intellettuali (e riferito, specialmente ad Adorno e Zolla) molto critici e verso la moderna cultura di massa e “integrato” quelli con una visione ingenua ottimistica; La definizione è diventata un piano di riferimento comune per i due metodi opposti contro il contemporaneo. (Apocalittico e integratoBompiani, 1964)
[2] Compreso come un gruppo sociale e un periodo storico